Se riesci a fare un po’ di spazio nella tua mente sai cosa fa l’universo? Ti inonda e il resto non conta più.
Ed è quello che dovremmo fare.
Aprire le porte e spalancare le finestre e non solo per le pulizie di primavera o per far spazio ad un altro paio di scarpe. Non precluderci alcuna strada, alcuna occasione, alcuna svolta perchĂ© le possibilitĂ a nostra disposizione sono molto piĂą numerose di quanto siamo portare a credere, di quanto ci hanno insegnato a sperare. Addirittura – talvolta – sono infinite. Dovremmo dimenticare i preconcetti e i punti di partenza e anche la spazzola a casa se è vero che le cose belle della vita – quelle che ti si stampano in faccia e sulla pelle – spettinano. Non aver paura di andare lontano o semplicemente paura di andare: siamo nate per muoverci e per stancarci e per fermarci solo per partire di nuovo non di certo per rimanere ferme immobili in un luogo e in uno spazio (quella condizione appartiene a chi persegue la compassione, non la felicitĂ . E noi vogliamo essere felici, sfacciatamente felici). Dovremmo lasciarci andare con la mente e con il corpo – l’abbandono nelle mani di qualcun altro presuppone la fiducia – e questo rimanere sulle nostre (tutti) queste distanze, queste parole non dette e questa incapacitĂ di affidarci dimostra quanto poco siamo pronte all’amore e quanto scarse siano le possibilitĂ che gli concediamo di sorprenderci. Dovremmo liberarci dei brutti pensieri, dei vestiti che non indossiamo piĂą, dell’immagine distorta di noi riflessa in uno specchio, dei desiderata che appartengono a qualcun altro e che condizionano le nostre scelte, delle scarpe che non ci fanno ballare, del timore di non essere abbastanza, dei luoghi comuni in cui ci nascondiamo, fare spazio alla possibilitĂ che qualcosa non vada per il verso giusto e alla consapevolezza che alla fine andrĂ tutto bene.
E se non va bene no, non è la fine.
l’ultima frase mi è piaciuta molto…
poteva bastare quella per tutto il post..
bisogna avere fiducia..
🙂