Uno dei principali ostacoli contro cui, chi fa un lavoro come il mio, ogni giorno deve scontrarsi non è la crisi. I tempi non maturi di un Paese dove di maturo c’è solo l’eta della classe dirigente. Le aziende che non pagano e quando lo fanno è sempre troppo poco e in netto ritardo.
No, uno dei principali ostacoli sono quelli che ti guardano e ti dicono “Perché tu lavori?” “No – mi verrebbe da rispondere – le bollette le pago con una fornitura dell’ultimo ritrovato scientifico contro la ritenzione idrica all’impiegata delle Poste”. Quelli che sono troppo presi dalla riunione con il boss, dalla conference call con Milano, dal meeting con il partner e ti guardano con gli occhi carichi di compassione perché tu mai potrai comprendere a pieno il peso dei loro problemi. Quelli che perdono la percezione dell’altrui lavoro solo perché ha ad oggetto ciò che è – apparentemente – leggero. Quelli che è normale che io te le trituri per sei settimane con la paturnie della collega del terzo piano che mi guarda storto durante la riunione indetta per scegliere il regalo per il prepensionamento della stagista del piano terra interno 642 ma tu non puoi permetterti di dire che sei stanca o preoccupata o in ansia, perché tu non lavori. Al più, nelle giornate pesanti: giochi. Quelli che “tu sei fortunata perché non hai nessuno a cui dar conto”: gli stessi che senza un mastino che gli strilla sul collo non sarebbero in grado di avere l’autonomia necessaria nemmeno per andare in bagno, a fare pipì, intendiamoci.
Quelli. Perché io non salverò il mondo a colpi di smalti e tacchi questo è certo. Ma mi duole comunicarvi che non lo farete manco voi, con un file excel. (Quindi rilassatevi. E imparate – da questo mondo leggero – quanto importanti possano essere la curiosità e il rispetto per l’altrui lavoro, la bellezza e la calma perché contro la vostra ignoranza – in qualunque senso vogliate interpretatala la parola – la segretaria del secondo piano interno 871 o il vostro Blackberry aziendale ultimo modello non potranno fare molto).
Applausi! Finalmente! tutti sempre a dirmi che il mio lavoro non è un vero lavoro.. (Giornalista/blogger)! Grazie Ale
Take it easy!!!!!!!!!!!!!!!!
Applausi a te!
Non commento mai quando passo da te, ma stavolta non posso proprio andar via senza dirti che mi piace troppo il tuo modo di scrivere e soprattutto mi piace la leggerezza con cui parli di temi fastidiosi e fin troppo attuali.
Perchè se hai un blog, se scrivi, se partecipi spesso e volentieri ad eventi sei uno che non fa niente, uno che non può capire come va il mondo e cosa significa LAVORARE.
Vorrei fosse il mio lavoro…nel senso che vorrei fosse la mi fonte primaria di guadagno, ma se parliamo di impegno, dedizione ed ore di lavoro…questo è il mio lavoro!!
XOX, Gasp.
http://www.gaptoothedgirl.com
Forse non salverai il mondo, ma non sai quante volte salvi la giornata di qualcuno (me, per esempio) regalandogli un po’ di ispirazione, un sorriso, un pensiero bello, un po’ di luce negli occhi.
Il coraggio salva le nostre vite.
Quel coraggio che ho avuto nel cambiare facoltà e nel ritrovarmi ad affrontare quelle persone ottuse che non concepiscono il mio futuro lavorativo cosi business e qualificante quanto il loro esser medici-ingegneri-et similia.
Ma io son felice così e son fiera di esser coraggiosa.
Un bacio
Fede’s Suite
Sei grande!!!!
Complimenti, proprio perchè mi piace e sono sempre attenta a cosa scrivi, ricordo forse questa primavera, uno scritto uguale “LAVORO ALTRUI”. Comuque rileggerlo mi ha dato nuovi spunti di riflessione.
Un abbraccio
Ale,
ti seguo da tempo ma non ti ho mai lasciato un commento ma oggi ti dico: ADORO IL TUO LAVORO!!! Salvi sicuramente più il mondo tu, regalando attimi di gioia e mostrando la bellezza del mondo, rispetto ai 1000 files excell, alle inutili call dove tutti hanno da dire, sempre, tutto ma in sostanza un bel niente!
Baciiiiii
Io vorrei chiamare in causa tutti quelli che si mettono a ridere quando dico che “studio storia dell’arte ma mi piacerebbe lavorare nella moda”. Perché siccome solo se ti laurei alla Bocconi in luxury management puoi lavorare tra pailettes e tacchi alti.
Un bacio a te, che forse come dici spesso non avrai capito ancora bene cosa fare da grande, ma almeno vivi con il sorriso e la serenità d’animo di chi se la gode questa vita.
Vittoria from 5 IN THE MORNING
http://vittoriafiveinthemorning.blogspot.it/
Ho appena letto il tuo ABOUT ed e’ una piccola delizia.
Come te e questo blog.
Brava Ale.
Sottoscrivo.
E’, purtroppo, il copione tipico della trentenne.
baci
Ila