
Una fetta di torta alle mele, tiepida. Da affogare in un bicchiere di latte freddo.
Non avere paura, di ciò che vuoi.
L’alba che è meravigliosa se solo non la facessero ad un orario improbabile.
Shantaram.
Un volo aereo per una terra tanto lontana quanto magica.
Cherumorehalafelicità?
L’odore dei limoni. Che ti ritrovi ad annusare la buccia.
Se fossi un luogo sarei uno di quei posti in cui è difficile arrivare e da cui è impossibile andare via senza aver lasciato un pezzo di cuore. Con i tramonti rosa, una grande tavola di legno sul prato apparecchiata a qualunque ora del giorno e della note e un faro, in lontananza per ritrovare sempre la strada di casa.
Giacomo e Matilde.
L’esatto istante in cui inizia la stagione della sabbia, in macchina e nelle tue Superga preferite.
Un velo di zenzero ed un pizzico di cannella.
Amami, lontano dai livori. Dalle convenzioni sociali e morali. Dai facili perbenismi.
Come bucato steso al sole ad asciugare.
“Prova a fidarti di me”
Ritrovarsi alla soglia dei trent’anni a sfilarti le scarpe sul pianerottolo di casa a notte fonda per non fare rumore. Ma senza più quella paura di svegliare la mamma, come quando di anni ne avevi sedici e mezzo.
Schiena dritta.
Non avere paura, di ciò che vuoi.
L’alba che è meravigliosa se solo non la facessero ad un orario improbabile.
Shantaram.
Un volo aereo per una terra tanto lontana quanto magica.
Cherumorehalafelicità?
L’odore dei limoni. Che ti ritrovi ad annusare la buccia.
Se fossi un luogo sarei uno di quei posti in cui è difficile arrivare e da cui è impossibile andare via senza aver lasciato un pezzo di cuore. Con i tramonti rosa, una grande tavola di legno sul prato apparecchiata a qualunque ora del giorno e della note e un faro, in lontananza per ritrovare sempre la strada di casa.
Giacomo e Matilde.
L’esatto istante in cui inizia la stagione della sabbia, in macchina e nelle tue Superga preferite.
Un velo di zenzero ed un pizzico di cannella.
Amami, lontano dai livori. Dalle convenzioni sociali e morali. Dai facili perbenismi.
Come bucato steso al sole ad asciugare.
“Prova a fidarti di me”
Ritrovarsi alla soglia dei trent’anni a sfilarti le scarpe sul pianerottolo di casa a notte fonda per non fare rumore. Ma senza più quella paura di svegliare la mamma, come quando di anni ne avevi sedici e mezzo.
Schiena dritta.
Innamorarsi di una canzone e ascoltarla fino a dimenticarne le parole. Fino a non poterne più. Fino a sentirla parte di quel momento.
S”E’ sempre bellissima la cicatrice che mi ricorderà di essere stato felice”




BELLISSIMO POST! LO METTO SUBITO IN BACHECA.
LOVE, GAP
http://www.gaptoothedgirl.com
Adoro Giacomo e Matilde! E la loro fantastica mamma 🙂
….Shantaram, consigliato a tutte!
e grazie per la voglia di torta alle mele…
E io aggiungerei anche sciogliersi i capelli la sera, dopo una giornata di studio, e sentire il profumo delle lenzuola del tipo che stai vedendo. Ormai è il mio momento preferito della giornata (brutto segno, lo so. Ma chissenefrega. Voglio godermi le cose senza preconcetti o mani perennemente in avanti).
Un bacio, e un pancake caldo con la marmellata di arance (così, giusto per farti venire un po’ di acquolina)
Vittoria from 5 IN THE MORNING
http://vittoriafiveinthemorning.blogspot.it/
Ciao ale, tu che usi molto tumblr che ne dici di fare un post in cui parlare di questa tua passione e semmai consigliarci i blog che più ti piacciono?
Sempre deliziosa!
Le cicatrici, a piedi nudi sul pianerottolo e…mai temere cio’ che vogliamo. Mai.
Grazie, bello.
Da fotocopia sul frigo, ancora.
Quei soffici tramonti rosa, che dal loro colore ottieni Pace. Lo zenzero nella centrifuga che ti cambia il pranzo e ribalti le prospettive.
Ho imparato a farla, la torta di mele. L’unica che mi riesce bene. <3